sabato 9 ottobre 2010

allucinogeni fatti in casa


La noce moscata e' il frutto della Myristica Fragrans, della famiglia delle Myristicaceae, originaria delle isole Molucche, frutto piriforme si apre a maturità in due valve che mettono in luce un arillo scarlatto avvolgente un seme (la noce moscata propriamente detta).

Molti hanno familiarità con l'uso e i sapori di tali spezie, ma sono meno conosciuti i loro effetti allucinogeni dovuti a due composti fortemente attivi: l'acido mistrico e l'elemicina. Le strutture chimiche dei due composti sono, analogamente alla mescalina, simili alla noradrenalina o alle amfetamine di sintesi, mentre gli effetti sono più vicini a quelli dell'LSD.

Spesso queste spezie vengono usate in mancanza di altre sostanze più gradite ma meno reperibili.
Per ottenere effetti alucinogeni si devono macinare almeno due noci moscate e usarle per un infuso (come thè, ad esempio). Dopo l'assunzione può verificarsi un breve intervallo prima che gli effetti si manifestino. Gli effetti collaterali gastrointestinali sono abbastanza sgradevoli da funzionare come deterrente per un uso frequente.
La noce moscata può essere tranquillamente acquistata in un qualsiasi negozio di alimentari ad un prezzo molto modesto.
Viene venduta in due versioni: intera o grattugiata.
E' preferibile sceglierla intera perchè contiene una varietà di oli essenziali che svaniscono rapidamente al contatto con l'aria. D'altra parte conservata in polvere essa perde anche gran parte del suo aroma, la qual cosa potrebbe essere di gran sollievo nell' assunzione.
Una droga afrodisiaca relativamente poco conosciuta sotto questa forma è la comune noce moscata o Miristica fragrans solitamente utilizzata in ambito gastronomico.
Ma questa innocua spezia, presa in grandi quantità è un forte intossicante del sistema nervoso che produce particolari forme di inebriamento e spesso allucinazioni, a causa dei suoi principi attivi. Conosciuta nel medioevo come sostanza di tipo terapeutico, la noce moscata era ricercata per le sue qualità afrodisiache, qualita per cui e ancor oggi conosciuta sia in Oriente, particolarmente nello Yemen, sia in India e in Malesia dove addirittura viene usata per curare le malattie di cuore e le insufficienze renali.
Nella farmacopea tradizionale, la noce moscata rientra in diverse ricette: mezzo grammo di questa sostanza, di chiodi di garofano, cardamono, macis, cannella, gengevo e erba galanga, tritati tutti assieme e sciolti in tre quarti di litro di alcol, e lasciati riposare per una notte, producono un infuso che rafforza la memoria, l'intelligenza e rende di buon umore. Se invece viene mescolata con 50 grammi di cannella, sei grammi di bettonica, 500 grammi di miele e un po' di menta, in tutto amalgamato per bene in un mortaio, si avrà una ricetta contro i dolori da gravidanza e le doglie, sempre che se ne beva un cucchiaio alla sera e uno alla mattina.

9 commenti:

  1. attenti perchè contiene safrolo che è cancerogeno

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  2. se per questo è presente anche nello zafferano, nel prezzemolo, nel pepe nero, nell'anice stellato e nel cacao, ma non per questo non ne mangi

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  3. Si ragazzi, andate nella piazza della vostra città e chiedete della salvia divinorum.
    Almeno non vi fate tanto male per poco e niente...

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    1. Salvia divinorum, potente, mi risulta vietata... Come dici di trovarla al mercato?

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